Enciclopedia cinema e taxi
Se il nostro speciale su “Cinema e taxi” ha fatto nascere in voi la voglia di viaggiare, o semplicemente volete conoscere qualche notizia in più sui film citati, ecco alcuni possibili percorsi sui taxi cinematografici. Se poi volete suggerire altri itinerari, scriveteci QUI.
• Peccato che sia una canaglia di Alessandro Blasetti, con Sophia Loren, Marcello Mastroianni, Vittorio De Sica, Umberto Melnati, Margherita Bagni, Mimmo Carotenuto, Giulio Paradisi. Italia 1954. B/N 95’.
Dopo varie peripezie più o meno rischiose, tassista romano riesce a sposare una ladra di cui si è innamorato. Dal racconto Il fanatico (in Racconti romani, 1954) di Alberto Moravia, sceneggiato anche da E. Flaiano, S. Cecchi D’Amico, S.Continenza. Primo film di S. Loren come protagonista.
• Taxi Driver (id.) di Martin Scorsese, con Robert De Niro, Cybill Shepherd, Jodie Foster, Harvey Keitel, Peter Boyle, Albert Brooks, Joe Spinell. USA 1976. Colore 113’.
Travis, marine reduce dal Vietnam, lavora come tassista di notte. Deluso dall’abiezione del mondo che coglie nelle persone, si trasforma in un giustiziere privato: prova ad organizzare un attentato ad un politico, tenta di salvare una ragazza dalla prostituzione. Sceneggiatura di Paul Schrader, musiche di Bernard Hermann. Esordio di Jodie Foster.
• Il tassinaro di Alberto Sordi, con Alberto Sordi, Anna Longhi, Marilù Tolo, Alessandra Mussolini, Silvana Pamapanini. Italia 1983. Colore 137’.
Pietro, conduttore del radiotaxi Zara 87 in Roma, incontra persone più o meno interessanti, fra cui anche Giulio Andreotti e Federico Fellini, con varie avventure e disavventure. I temi principali restano famiglia e lavoro.
• Napoli-Berlino un taxi nella notte (Helsinki Napoli All Night Long) di Mika Kaurismäki, con Kari Väänänen, Roberta Manfredi, Jean-Pierre Castaldi, Nino Manfredi, Margi Clarke, Remo remoti, Eddie Constantine. Finlandia-Svizzera 1987. Colore 102’.
Tassista finlandese vive a Berlino. È sposato con un’italiana e vive con il suocero alcolista a carico. Dovrà avere a che fare con gli assassini di due spacciatori di eroina, che pretendono una somma considerevole di marchi. Primo film finlandese coprodotto con capitali internazionali di Mika Kaurismäki, fratello del più noto Aki. Un mix di più generi che ironizza sul cinema d’autore.
• Taxi blues (id.) di Pavel Lungin, con Piotr Mamonov, Piotr Zaitchenko, Vladimir Katchpour, Natalia Kolianokova, Hal Singer, Elena Saphonova. URSS-Francia 1990. Colore 110’.
A Mosca il tassista Schlikov, uomo tutto di un pezzo, diventa stranamente amico del sassofonista alcolizzato Liocha. Di primo acchito i due mondi non riusciranno a comprendersi, poi sarà quello più duro e impenetrabile a cedere. Sullo sfondo, i bassifondi di Mosca. Premio per la regia a Cannes.
• Taxisti di notte (Night on Earth) di Jim Jarmush, con Roberto Benigni, Winona Ryder. USA-Giappone-Francia 1992. Colore 129’.
Los Angeles: un’agente cinematografica propone a una tassista aspirante meccanico di diventare un’attrice. New York: un tassista tedesco ex-clown trasporta un rumoroso e litigioso ragazzo nero. Parigi: incontro-scontro fra un tassista e una ragazza cieca. Roma: un tassista toscano racconta a un prete i propri peccati sessuali senza accorgersi che il sacerdote sta morendo. Helsinki: due amici ascoltano la triste storia di un tassista che ha perso la figlia.
• Ipotesi di complotto (Conspiracy Theory), di Richard Donner, con Mel Gibson, Julia Roberts, Patrick Stewart, Cylk Cozart USA 1997. Colore 134’.
Taxista di New York teme continuamente complotti contro di lui. Alice Sutton, procuratore del ministero di Giustizia, si convince che qualche sospetto potrebbe essere fondato. Finiranno entrambi nel mirino di una sezione deviata della CIA.
• Il quinto elemento (Le cinquième element), di Luc Besson, con Bruce Willis, Gary Oldman, Milla Jovovich, Ian Holm, Chris Tucker, Lee Evans. Francia 1997. Colore 101’.
Un guerrafondaio minaccia la Terra nel 2413. Un tassista in una Manhattan trafficata da macchine volanti si allea con una guerriera tornata in vita dopo cinquemila anni. È costato 90 milioni di dollari. Fra i collaboratori meritano una citazione il disegnatore Moebius (Jean Giraud) e il costumista Jean-Paul Gaultier.
• Mio figlio il fanatico (My Son the Fanatic), di Udayan Prasad, con Om Puri, Gopi Desai, Akbar Kurtha, Sarah Jane Potts. GB 1998. Colore 108’
Tratto dal racconto Love in a Blue Time (1996) dello scrittore anglo-pakistano Hanif Kureishi (1954). Un tassista pakistano vive dei rapporti difficili con il figlio, da quando questi è diventato un fondamentalista islamico, rifiutando la cultura occidentale. Il tema centrale, ricavato dalla narrativa di Kureishi, è proprio il conflitto tra cultura occidentale e cultura orientale.
• Taxxi (id.) di Gérars Pirès, con Samy Naceri, Frédéric Diefenthal, Marion Cotillard. Francia 1999. Colore 90’.
Un tassista si trova costretto ad aiutare un poliziotto senza patente , che deve collaborare con la polizia di Marsiglia a catturare una banda di criminali tedeschi. Sceneggiatura di Luc Besson.
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