Abbasso la scuola!
La cultura giapponese ha subito solo da pochi anni le influenze dell’Occidente, soprattutto in ambito sociale. L’istituzione scolastica è divenuta col passare del tempo meno rigida degli anni precedenti e, di conseguenza, anche la vita durante e dopo la scuola è divenuta meno gravosa. Takeshi Narumi e Shinichi Hiromoto arrivano però da un contesto in cui essere bocciati al liceo significava il disonore della famiglia e l’impossibilità di arrivare nella vita a un ruolo più alto del semplice impiegato. Arrivano da una società in cui un brutto voto portava al suicidio.
E’ da questi anni di grandi responsabilità e pesanti aspettative che i due autori prendono spunto per disegnare il mondo di Fortified School. La scuola immaginata da Narumi e Hiromoto, è in realtà una prigione di Stato del terzo millennio. Dopo la caduta del Ministero dell’Istruzione a causa della sua inefficacia, il governo giapponese decide di creare nel bel mezzo del Paese un gigantesco centro scolastico chiamato Kyokujito. Qui, vengono mandati da tutti i licei delle province i peggiori elementi della scuola per essere rieducati e rimandati nel mondo come perfetti cittadini. Kyokujito è per tutta la nazione una scuola di grande prestigio e utilità ma le cose, per chi ci è imprigionato dentro, sono ben diverse. Le leggi che regolano Yosai Gakuen, la Scuola Fortezza come la chiamano gli studenti, sono esclusivamente le leggi della violenza e della sopravvivenza.
I più deboli vengono schiacciati dai più forti che a loro volta vengono annientati dai
professori, icone di un potere perverso e assoluto in grado di dominare centinaia e
centinaia di adolescenti chiusi nella scuola – prigione. Prove impossibili, violenza e degradazione regnano nella fortezza dove gli studenti devono lottare ogni giorno per vivere e sottrarsi alla malvagità del preside, Mister Masamitsu Kuonji. La realtà della scuola nasconde comunque segreti ben più grandi, abilmente difesi dai professori sanguinari.
Non sarà un singolo eroe a svelare però questi intrighi ed ecco ancora un’altra metafora.
Sarà l’unione degli studenti, la guerra senza esclusione di colpi che coinvolgerà tutti a decidere le sorti di Yosai Gakuen. L’unione degli studenti ovvero la presa di coscienza dei più deboli e il coraggio di prendere in mano le armi e ribellarsi nonostante le incertezze del futuro per guadagnarsi una libertà mai vissuta.
Il disegnatore
I disegni di Shinichi Hiromoto sono nervosi ed esplosivi, carichi di movimento e poveri di dettagli. Inquadrature quasi cinematografiche e un sapiente uso delle sfumature regalano immagini di grande impatto, soprattutto nelle scene di violenza.
Dello stesso autore, con i suoi caratteristici tratti, è possibile trovare in Italia le miniserie Violent Runner Vibrator ( volume unico, Kappa Edizioni) e Sex Machine (due volumi, Kappa Edizioni), facenti parte di un unico progetto. Dello stesso autore la StarComics sta pubblicando proprio in questi mesi Hellsangels, manga ambientato in un liceo infernale dove una studentessa deve sopravvivere per tornare nel mondo reale, il tutto condito da una delirante rivisitazione della storia biblica. Precedentemente, nel 1998, la fama di Hiromoto raggiunse anche l’America grazie alla sua trasposizione a fumetti di Star Wars – Return Of Jedi, pubblicata in Italia dalla Magic Press e in America dalla Dark Horse.
L’autore
Takeshi Narumi è invece un autore pressoché sconosciuto in Italia, curatore nel suo Paese di vari anime.
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