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Un cuore grande così

Un cuore grande così


Questo libro conquista già dalla copertina, grazie al sorriso irresistibile della Pivano, che sprigiona un’inossidabile allegria. Catturati vi troverete a sfogliarlo velocemente e allora la trappola sarà scattata: dalle parole sbucheranno due occhietti vivaci e irresistibili che vi magnetizzeranno alla lettura di queste memorie. Ad arricchire il testo ci sono foto di Fernanda da ragazza fino a oggi: coi libri di scuola, fra le onde spumeggianti della Liguria, fra gli appunti e con gli amici scrittori. In tutte quegli occhi acuti e sornioni coronati dal suo inconfondibile sorriso.

Il libro scorre veloce fra i ricordi di una vita così intensa. Non c’è necessariamente un ordine cronologico: la narrazione segue le ragione irrazionale del cuore. Non c’è tempo nè luogo definito, tutto sembra ormai aver trovato una nuova collocazione nella memoria di questa donna. L’India e l’America, De Andrè e Hemingway tutti vicini nel suo cuore. Con grandissima umiltà racconta quel suo rapporto unico con la letteratura americana e coi suoi esponenti. Emozioni uniche dagli incontri con Hemingway, la sensazione quasi di non meritarsi questo privilegio. E poi la lunga amicizia che ebbe con Kerouac, Ginsberg, Corso. La sua lotta contro un establishment ottuso e bigotto per far penetrare l’energia dei grandi autori americani. Una lungimiranza la sua che la rende una figura unica nel panorama della critica letterario. Grazie ai suoi innamoramenti, alle autentiche passioni che la conquistano ancora oggi (si pensi al merito della Pivano nella diffusione in Italia di autori come Easton Ellis, McInerney …) abbiamo potuto scoprire una fetta di ricchezza essenziale agli spiriti di innumerevoli generazioni.

Non c’è solo America in questo libro; ci sono i suoi lunghi viaggi in Oriente alla ricerca della spiritualità, un filo rosso che non ha mai abbandonato nel corso della sua lunga vita. India, Giappone, Nepal: un unico percorso attraverso il sacro, alla ricerca di sé e dell’essenza stessa della vita.

Due sono gli elementi che rendono unica e meravigliosa questa donna (e per cui questo libro va letto e fatto proprio): la curiosità inesauribile e un amore sconfinato per la vita. Due motori propulsori, due fiamme ardenti che ancora oggi la animano come una ragazzina. Viene voglia di abbracciare e dire grazie a Nanda per avere un cuore grande così.

Nota: Assolutamente necessaria è la visione del documentario per dare la quarta dimensione alle parole già vivide della scrittrice.

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