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cultura dell'immagine e della parola

Peter Mettler

Gambilng gods and lsd“Peter Mettler fu il primo regista con cui ho lavorato, e ciò mi ha dato un idea completamente sbagliata di come solitamente è il rapporto fra regista e compositore. Mi ricordo i mormori perplessi e abbastanza amari che abbiamo beccato mentre circolavamo nelle aule del Canadian National Film Board (Ente nazionale canadese per il cinema), dove Peter era in qualche modo riuscito ad avere quattro settimane (!) per registrare la musica per The Top of His Head, anzichè i pochi giorni con cui tutti gli altri dovevano accontentarsi. Furono quattro settimane che mi hanno cambiato per sempre – sono diventato un dipendente totale sulle musiche per film – ma non c’è nemmeno bisogno di dire che nel frattempo ho imparato a lavorare molto ma molto più velocemente.
A Peter piace prendere le cose con calma, e gli piace fare tutto il possibile da solo – macchina da presa, disegno sonoro, montaggio e magari anche altre cose di cui ho solo una minima idea. Per i suoi collaboratori questo può diventare frustrante, mentre d’altro canto non riesco a pensare a qualsiasi altro regista che capisce più profondamente il fatto che la musica ed il suono nei film, ed altrove, spesso diventano la stessa cosa. Se soltanto quelli che fanno il montaggio avessero le stesse idee…
Da Peter ho imparato la pazienza di non essere soddisfatto con qualsiasi cosa, escluso per le soluzioni più importanti. Di ascoltare, e vedere, nel dettaglio. Di limitarmi a quello che è veramente musica. E di non prendermela quando lui non usa il materiale bellissimo che gli ho dato!” Fred Frith

Peter Mettler, figlio di padre svizzero, è nato nel 1958 a Toronto.
Cineasta dallo stile, evocativo che non ha paura di esplorare il cinema come un processo di scoperta, ha esordito a 17 anni con Reverie girato in Super/8.
Con Lancalot Freely, 1980, inizia a perfezionarsi con il formato 16mm: il film realizzato nel terzo anno della scuola di cinema è un documentario sul suo migliore amico e la colonna sonora ha il contributo di James Chance and the Contortions; questa scelta è indicativa dell’interesse di Mettler nell’indagine del rapporto immagine-suono e segnerà definitivamente il suo percorso verso l’arte audio-visiva. La musica in tutti i suoi successivi lavori è infatti affidata ad illustri sperimentatori (Fred Frith, Jim O’Rourke) che si adoperano in un territorio di confine qual è la musica di ricerca e la sperimentazione rock.
Nei primi anni ’80 inizia a collaborare come operatore cinematografico in alcuni film dei registi canadesi Atom Egoyan, Bruce McDonald, Jane Siberry.
Viaggia frequentemente in Nord America, Asia, Europa e come un globetrotter filma i luoghi e le persone che incontra.
Tutti i suoi film si concentrano sulle categorie del reale e del sogno, del cosciente e del subcosciente, e sono intrisi di riferimenti filosofici e poetici che convivono con immagini di incontestabile pregnanza estetica.
La bellezza di queste immagini è frutto di un’attenta ricerca fotografica che predispone Mettler ad una visione spirituale senza pregiudizi dottrinali, l’obiettivo della camera è perennemente tra il suo occhio e il reale e il diaframma fotografico segue il ritmo dei suoi pensieri. The top of his head
I sette film di Mettler, di cui cinque presentati in anteprima nazionale al Filmstudio, spaziano da lavori di narrazione obliqua, Scissere (1982) The Top of his Head (1989), da desunti diari di viaggio, Eastern Avenue (1985) BaliFilm (1997) ad realizzazioni che combinano l’approccio documentaristico con l’epopea filmica, Picture of Light (1994) Gambling Gods and LSD (2002) ad un originale adattamento di un testo teatrale del drammaturgo R.M. Lepage, Tectonic Plates (1992).
Un ininterrotto scenario di solitudini, dubbi, incomprensioni, dipendenze, escatologie, utopie, trascendenze, dove l’amore fa la sua breve apparizione in attimi consumati alla velocità della luce e in cui l’idea di un destino tragico solleva il sacrificio volontario dall’integrità morale illustrano particolarmente bene la filmografia dell’artista canadese.

(Piero Pala)

Roma, Filmstudio 2 (Via degli Orti d’Alibert 1/c) (trastevere)
Info : 06 68 19 29 87 (dopo le ore 17.00)

19-23 maggio 2004

Ideazione e programma a cura di Piero Pala

Programma

Mercoledi 19 maggio
ore 20,30
SCISSERE ( 83’, 16mm)

ore 22,30
PICTURE OF LIGHT (83’, 16mm)

Giovedi 20 maggio
ore 20,00
THE TOP OF HIS HEAD ( 110’, 35mm)

ore 22,30
TECTONIC PLATES (104’, 16mm)

Venerdi 21 maggio
ore 20,00
EASTERN AVENUE (55’, 16mm)
BALI FILM (28’, 16mm)

ore 22,00
GAMBLING GODS & LSD (180’, 35mm)

Sabato 22 maggio
ore 18,00
SCISSERE ( replica)
PICTURE OF LIGHT (replica)

ore 22,00
GAMBLING GODS & LSD (replica)

Domenica 23 maggio
ore 17,30
THE TOP OF HIS HEAD (replica)

ore 20,00
TECTONIC PLATES (replica)

ore 22,30
EASTERN AVENUE (replica)
BALI FILM (replica)

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