Il cinema di Tennessee Williams
Mercoledì 26 maggio 2004 (ore 21.30), al Cassero di Bologna (via Don Minzoni, 18), la LUO (Libera Università Omosessuale), presenta una conferenza-spettacolo della giornalista e critica cinematografica Emanuela Martini, un’intensa serata completamente dedicata all’affascinante e conturbante opera del drammaturgo americano Tennessee Williams. Durante l’incontro verranno proiettati diversi spezzoni di noti film tratti dai lavori di Williams.
Nato nel 1911 a Columbus nello stato del Mississippi, Tennessee Williams è considerato uno dei più grandi drammaturghi americani. Vincitore di due premi Pulitzer e di quattro premi della critica teatrale di New York, ha prodotto nel corso della sua carriera venticinque drammi, oltre a una serie di atti unici, due romanzi, sessanta racconti, oltre cento poesie e un’autobiografia.
A partire dalla prima rappresentazione a Broadway de Lo zoo di vetro nel ’45, i suoi lavori hanno rivoluzionato il teatro in America, non solo per tecnica e linguaggio, ma anche per l’audacia nel trattare temi mai affrontati prima di allora in maniera così esplicita su di un palcoscenico. Le sue storie trattano di omosessualità, violenza sessuale, alcolismo, pazzia, impotenza, lobotomia, castrazione, assassinio e finanche cannibalismo; e più sostanzialmente, di nevrosi e frustrazione sessuale, senso di colpa e ricerca dell’innocenza, caducità della bellezza e delle illusioni della giovinezza, malvagità degli uomini e corruzione del potere.
Storie torride sotto il segno dell’eccesso, perfetta materia per il melodramma; non a caso il cinema se ne impossesserà avidamente (oltre venti i lungometraggi tratti da sue opere, e una trentina gli adattamenti televisivi), offrendo una galleria di parti indimenticabili, soprattutto a interpreti femminili: Vivien Leigh, Elizabeth Taylor, Anna Magnani, Geraldine Page, Katharine Hepburn, Carroll Baker, Ava Gardner, Natalie Wood.
Spesso le sue opere hanno fornito dell’ottimo materiale a grandi registi: Kazan, Lumet, Huston, Brooks, Pollack, Mankiewicz, Roeg, Coppola (come sceneggiatore), Douglas Sirk (un cortometraggio per la Tv tedesca, con Fassbinder tra gli interpreti!); anche se l’autore non si dichiarerà mai soddisfatto degli adattamenti per lo schermo delle sue opere, quasi sempre edulcorate per ragioni di censura.
Furono proprio quei registi, e le interpretazioni di interpreti come Brando, Newman, Page, Wallach, Stapleton, a lanciare il “metodo” dell’Actor’s Studio, che ebbe un’influenza decisiva sul cinema che sarebbe seguito. Tra gli espliciti omaggi tributati al drammaturgo americano dai registi degli ultimi anni vanno ricordati il nome di Williams scritto da un giovane rivoluzionario su una lavagna, tra coloro hanno fatto avanzare la libertà e l’eguaglianza nel mondo, in La cinese di Godard; il giubbotto in pelle di serpente indossato da Nicolas Cage in Cuore selvaggio di Lynch, e Tutto su mia madre di Almodovar, con la messa in scena di Un tram che si chiama desiderio a far da linea guida del film.
Emanuela Martini è critica cinematografica, saggista, giornalista, operatrice culturale. È direttore responsabile del settimanale di cinema Film TV e direttore del Bergamo Film Meeting. Collabora stabilmente con il quotidiano Il Sole 24 Ore. Ha pubblicato varie monografie dedicate a cineasti e ad argomenti di storia del cinema.
Il Cassero gay lesbian center
Via Don Minzoni, 18 – Bologna
LUO – Libera Università Omosessuale
Mercoledì 26 maggio 2004 (ore 21.30)
LA SCOGLIERA DEL DESIDERIO:
IL CINEMA DI TENNESSEE WILLIAMS
durante la serata verranno proiettate sequenze tratte da:
Un tram chiamato desiderio di Elia Kazan
Lo zoo di vetro di Irving Rapper
La notte dell’iguana di John Huston
Improvvisamente l’estate scorsa
di Joseph L. Mankiewicz
Baby Doll di Elia Kazan
La rosa tatuata di Daniel Mann
La dolce ala della giovinezza di Richard Brooks
La gatta sul tetto che scotta di Richard Brooks
Pelle di serpente di Sidney Lumet
Ingresso Gratuito
Per informazioni tel: 051/6494416
e.mail: cultura@cassero.it
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