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Festival del cinema africano, d’Asia e d’America Latina

Si svolgerà a Milano dal 22 al 28 Marzo la quattordicesima edizione del Festival del cinema africano, d’Asia e America Latina.

Novità assoluta di questa nuova edizione, lo dice il titolo stesso, è il concorso “Finestre sul mondo”, selezione di lungometraggi provenienti oltre che dall’Africa, dall’Asia e dall’America Latina.
Un’apertura e un ulteriore arricchimento multiculturale che permetterà ai registi africani di confrontarsi con altre cinematografie e di stimolare inoltre le coproduzioni Sud-Sud. Cinque su undici saranno i film asiatici.
Da segnalare: Uniform espressione del nuovo cinema cinese underground, autoprodotto e in digitale, per sviare alla feroce censura del regime e Take out, documentario sperimentale “in loop”, coproduzione Usa/Taiwan.
Missione del Festival, sin dalla sua nascita, è infatti quella di far conoscere nuovi autori provenienti da cinematografie che nel nostro paese hanno pochissimo spazio, per permettere loro di mettersi in mostra e trovare quindi fondi e sostegno.

Con l’apertura del concorso all’Asia e all’America Latina è nata l’esigenza di una nuova sezione dedicata esclusivamente a lungometraggi di fiction e documentari provenienti dall’Africa denominata Panoramica sul Cinema Africano. Da segnalare all’interno di questa sezione l’ultimo documentario di uno degli artisti più interessanti della diaspora africana a Londra, John Akomfrah che con il suo Urban Soul ci racconta una storia inedita del R&B. E dal festival di Berlino la nuova serie di documentari Project 10-Real stories from a free South Africa per celebrare il decimo anniversario della democrazia.

Si riconferma la sezione Concorso Cortometraggi Africani, nel quale sono selezionate indistintamente opere girate in pellicola o in video, in quanto si ritiene importante dare rilievo anche ai registi che utilizzano e sperimentano il linguaggio del digitale nella fiction.

Il Concorso Documentari e Non Fiction Africani privilegia le opere dei registi che si rivolgono al documentario con uno sguardo non tradizionale, che affrontano il genere in modo più soggettivo e rivelano un lavoro di ricerca attento ai nuovi linguaggi. Da segnalare la presenza di molte registe donne e il lavoro sulla memoria e sull’attualità, nel Maghreb così come nell’africa sub-sahariana.

La Sezione Fuoriconcorso presenta come negli anni passati film e documentari sull’Africa di registi non africani che contribuiscono a veicolare un’immagine diversa dell’Africa. Tra i film individuati: Ford Transit del palestinese Hany Abu-Assad girato nei territori occupati e The Lost Film girato da due artisti libanesi che, sulle tracce del loro primo fillm sparito in Yemen, compiono un viaggio da Sana’a a Aden.

Da segnalare l’interessante retrospettiva sul cinema del Sudafrica dagli anni 60 ad oggi che raccoglie opere di registi progressisti che cercarono di opporsi agli ostacoli della censura e della distribuzione, opere per lo più realizzate con piccoli budget, che rimasero per anni e anni quasi inedite in Sudafrica.

Infine l’evento speciale Memorie del Ruanda: in commemorazione del decennale del genocidio la sezione presenta una selezione di film e video e un incontro di riflessione su una delle pagine più tragiche della storia dell’umanità.

Luoghi della manifestazione:

Auditorium San FedeleMultisala Arcobaleno (2 sale)
Spazio Oberdan
Espace Cinéma del Centre Culturel Français

Biglietto singolo 5€
Tessere Abbonamento 20€

Tutti i film sono sottotitolati elettronicamente o tradotti simultaneamente in italiano. La presentazione dei film in concorso è presenziata dal regista.

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