Un buco nell’acqua per l’horror americano
È una evidente contraddizione di termini, ma questo film dell’orrore non fa paura. Victor Salva, già autore del primo successo (?) firma sceneggiatura e regia di quella che, con tutta probabilità, non verrà ricordata come una pellicola terrificante e piena di suspense.
Il primo passo falso del film è determinato dalla scelta di ambientazioni e situazioni poco coinvolgenti: dopo un inizio non male in mezzo a un campo di grano, sotto la luce infuocata di un rosso crepuscolo, l’attenzione si rivolge completamente a un gruppo di collegiali intrappolati all’interno di un pulmino. Nonostante il veicolo sia affollato, la situazione è ben lontana dall’essere anche minimamente claustrofobica, e qui, fra prevedibili ingressi in scena del mostro, litigi isterici, accuse reciproche e poche vittime, si consumano, uno sbadiglio dopo l’altro, i tre quarti del film.
La scelta del cast è coraggiosa. I giovani attori hanno alle spalle numerose interpretazioni in fiction, soap opera e mini serie Tv, e quasi per tutti questo film rappresenta il debutto sul grande schermo. Queste acclamate star del pubblico televisivo ce la mettono davvero tutta per dare forma a personaggi scritti e caratterizzati con colpevole superficialità, tuttavia il risultato è modesto ed è reso ancora più evidente dalla presenza ingombrante di ruoli inutili allo svolgimento del racconto.
Jeepers Creepers 2 sprofonda inesorabilmente in sabbie mobili di noia (causa anche un montaggio che stenta a innalzare il ritmo) dalle quali non riescono a strapparlo nemmeno gli archi stridenti della colonna sonora, affidata al compositore Bennet Salvay. Un film che non convince fino in fondo, dunque, e che non riesce ad appagare neanche lo spettatore meno esigente, in cerca solo di qualche brivido e di improvvisi colpi di scena.
A cura di Luca Bocedi
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