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Festival di Berlino

Si inaugurerà il 5 febbraio la 54° edizione del Fetsival di Berlino, che come ogni inverno darà nuovo lustro ad una delle capitali più importanti del cinema. E questa sarà un’edizione dai numeri esorbitanti. Verranno infatti presentati circa 400 film di 44 paesi differenti di cui 23 saranno quelli in lizza per gli Orsi d’oro e d’argento. Altrettanto il numero di giornalisti che vi prenderanno parte.

A rappresentare l’Italia quest’anno ci sarà Matteo Garrone che dopo il successo de “L’imbalsamatore” proporrà alla Berlinale il suo nuovo lavoro. Si tratta di “Primo Amore”, una dramma di sentimenti contorti che tocca il delicato tema dell’anoressia. Anche tra i membri della giuria, presieduta dall’attrice Frances McDormand (premio Oscar per “Fargo”); due Italiani: Gabriele Salvatores e Valeria Bruni Tedeschi, che siederanno accanto agli altri sette giudici della commissione.

Il Festival verrà aperto da Nicole Kidman e Jude Law, entrambi protagonisti di “Ritorno a Cold Mountain” di Anthony Mighella che ha già riscosso il suo successo ai Golden Globes. Altri saranno i film già premiati ai Golden Globes che gareggieranno a Berlino, come ad esempio “Monster” di Patty Jenkins, “Beautiful Country” di Hans Petter Moland o “Something gotta give” di Nancy Meyers, premiato tra le commedie, una bizzarra storia d’amore tra Jack Nicholson e Diane Keaton. In gara sarà presentato il nuovo film di Patrice Leconte, “Confidence trop Intimes” e il nuovo di Ken Loach, “Ae Fond Kiss”. Si citino poi tra gli altri anche “Country of my Skull” di John Boorman con Samuel L. Kackson e Juliette Binoche, “Triple Agent” di Eric Rohmer, ovvero il primo capitolo della “Trilogia di Theo Angelopoulos” e “The Final Cut” di Omar Naim con Robbin Williams e Mira Sorvino.

La 54° Berlinale si concluderà il 15 febbraio, e nei dieci giorni di concorso giornalisti, giudici e spettatori avranno il piacere di assistere a film delle più svariate nazionalità: ce ne saranno di tedeschi, di inglesi e di americani, ma anche di coreani, di cinesi e di spagnoli. Non resta che attendere il verdetto di una così vasta scelta.

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