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cultura dell'immagine e della parola

Irresistibile mascolinità americana

Irresistibile mascolinità americana

Lisce immagini, scivolose e lucide, colori brillanti. E i corpi degli attori incarnano perfettamente la robustezza patinata di un certo tipo di uomo americano: forte e scolpito, dalla pelle dura come le parole, sporche ma mai dure quanto la violenza animale che quei corpi incarnano. Americani, bianchi o neri, sposati o soli, con figli o con un cane, ma tutti quanti dediti alla S.W.A.T., anch’esso corpo, speciale, dove lo scontro tra la pura e cruda maschilità diventa l’apice del desiderio: uomini abili con le armi, che giocano a chi uccide prima e meglio, che si divertono a misurarsi in un’ ininterrotta corsa attraverso la più gretta, sporca e seducente maschilità. Un corpo di polizia dove anche una donna, la Rodriguez, perde la sua femminilità diventando aggressiva e a–sensuale nel corpo, volgare e sboccata, violenta, nelle parole. Sguazzano nell’auto compiacimento dei propri corpi scultorei, tra tatuaggi e corpi a corpi dove l’aggressività diventa praticamente sensualità. E poi, l’ambiente americano, una Los Angeles da Far West, dove si spara per le strade con fucili di precisione, dove si sventrano case, dove si negozia anche, ma più spesso si uccide. I nuovi Cow Boys vanno a caccia, saltano in sella alla ricerca del cattivo di turno, che, scopriranno, essere dentro loro stessi. E’ il traditore il vero pericolo, quello che si vende per la tentazione del denaro, quello che non rimane all’interno del corpo, ma vuole uscire dalla disciplina imposta. Sono cellule impazzite di uno stesso organismo. E i germi francesi che tentano di entrare nel corpo americano (vedi l’arbitraria presenza di Martinez) vengono subito bloccati, ormai l’America ha escogitato il suo vaccino. Ma nel rimirarsi, nell’osservare il proprio corpo allo specchio, il Narciso americano rischia di perdersi e, negli innumerevoli specchi mediali che continuamente osservano se stessi e il corpo che li ha generati, scopre corpi intestini, che gli si rivoltano contro come una malattia risvegliata.

CURIOSITA’:Clark Johson ha esordito come regista durante la seconda stagione della serie TV Homicide: Life on the streets. Ha diretto episodi di serie quali NYPD Blue, West Wing, Third Watch, City of Angels, Law&Order.

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