Italian Style
Il passaggio da un paesello, in cui tutti si conoscono e soprattutto tutti sanno tutto di tutti e una grande città, per di più la capitale d’Italia causa una strana forma di spaesamento in una ragazzina di scuola media. Caterina non deve confrontarsi semplicemente con la sterminata città che sembra inglobare tutto e tutti, in cui lei è come se fosse assolutamente invisibile, in cui non sa bene dove posare prima lo sguardo, il suo sguardo un po’ inebetito. La ragazzina è messa a confronto con i compagni di classe, divisi in due fazioni politiche contrapposte, ognuna delle quali cerca di tirare la nuova arrivata dalla propria parte, con discorsi enfatici che si risolvono in banali luoghi comuni; deve vedersela anche con un padre ingombrante e imbarazzante, che si ritiene un intellettuale e che cerca di ricavarsi uno spazio nel mondo di quelli che contano (non importa nemmeno a quale ideologia appartengano) e che prova a spingere la figlia verso questa ricerca affannosa, che lo porterà alla disperazione. Ma Caterina è disarmante nella sua inflessibilità, va da una parte o dall’altra semplicemente perché qualcuno la spinge in maniera insistente, lei in realtà è confusa, non sa cosa vuole, non afferra la logica che pare muovere tutti gli altri personaggi, tranne la madre, che infatti risulta un personaggio a sé stante.
I personaggi di Virzì sono esasperati in alcune loro caratteristiche, risultando a volte grotteschi, ma la loro efficacia sta nel mostrare senza mezzi termini la meschinità e la piccolezza dei romani, chiusi nella loro politica da palazzo, che credono di sapere tutto, ma in realtà sono in un vicolo cieco e non sanno guardare “oltre”. I paesani di Montalto e i cittadini di Roma, i “fascisti” e i “comunisti” differiscono solo ad un livello superficiale, e Caterina pare vivere in un mondo a parte, il mondo della musica, che inizialmente fa parte della sua solitudine e sottolinea la sua estraneità, ma poi sarà proprio in un coro che forse troverà la sua strada.
Curiosità: la sceneggiatura è ricca di espressioni direttamente attinte dal lessico e dalla terminologia adolescenziale.
A cura di Claudia Triolo
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