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cultura dell'immagine e della parola

Selezione concorso Tagliacorto – parte I

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Titolo: Maria Oriente Maria Occidente
Regia: Stefano Giulidori
Sceneggiatura: Stefano Giulidori e Aldo Semproni
Età regista: 28 anni
Interpreti: Giovanni De Giorgi, Stefania Monaco, Matilde Castagna
Genere: commedia
Formato: mini DV
Durata: 25’
Anno: 2003

Sinossi: La storia di una scelta fra la via d’oriente o quella d’occidente.

Appunti personali: “Il mio film è una commedia. Non racconta una storia difficile né il disagio sociale. Semmai uno esistenziale o generazionale. Parla di un’età in cui forse è meglio reagire con una risata e una sana follia di fronte alle scelte di una vita matura e responsabile. Il gruppo che ha realizzato questo progetto si chiama Cameracar filmsandprojects. I fondatori, Giorgio Carella e Paolo Cognetti, e gli altri elementi provengono dalla Scuola civica di cinema di Milano, la quale ha attivamente contribuito alla realizzazione di questo cortometraggio”.

Màmmata muriu

Titolo: Màmmata muriu (Tua madre morì)
Regia: Filippo D’Ospina
Sceneggiatura: Filippo D’Ospina
Età regista: 22 anni
Interpreti: Luisa Cuppone
Genere: favola nera
Formato: mini DV
Durata: 3 min 51 sec
Anno: 2003

Sinossi: una favola su una madre morta

Appunti personali: “L’idea è nata da una filstrocca di mia nonna e dalle varie suggestioni di matrice psicologica maturate da questa nel corso del tempo. Mi piaceva parlare di un tempo lontano, perduto, dell’infanzia, della Madre e della Terra, quella da cui provengo, col suo carico di amarezze e rimpianti. Le donne che compaiono nelle foto sono mia madre da bambina, mia nonna e la mia bisnonna: volevo rendere così la linea materna attraverso le generazioni. Volevo ringraziare Bruno Sansone che mi ha affiancato nella lavorazione di questa opera prima offrendo la sua competenza tecnica”.

Se tu non cerchi lavoro il lavoro cerca te

Titolo: Se tu non cerchi lavoro il lavoro cerca te. Ovvero… perché quella mattina dovetti svegliarmi per cercare lavoro.
Regia: Giuseppe Scutellà
Sceneggiatura: Giuseppe Scutellà (basata su un laboratorio teatrale)
Età ragista: 35 anni
Interpreti: i minori del carcere minorile C. Beccaria di Milano, gli studenti del liceo Vittorini. Con la partecipazione di Franca Rame.
Genere: Finzioni e oltre
Formato: DV cam
Durata: 15’
Anno: 2003

Sinossi: un ragazzo cerca un lavoro per inserirsi nella società, ma la sua ricerca si trasforma presto in un incubo attraverso un mondo alienante.

Titolo: Io sono il mio Tamagochi
Regia: Giuseppe Scutellà
Sceneggiatura: Giuseppe Scutellà (basata su un laboratorio)
Età ragista: 35 anni
Animazione: Luca Matticchio (Babaus)
Interpreti: i minori del carcere minorile C. Beccaria di Milano, gli studenti dell’ITSOS Albert Stainer
Genere: finzioni, videoclip
Formato: DV cam
Durata: 2 min 30sec
Anno: 2002

Appunti personali: “Entrambi i lavori nascono da un progetto più ampio sviluppato da Puntozero all’interno del carcere minorile Beccaria. Siamo presenti dal ’95 e ci impegniamo per formare i minori a una professionalità legata al mondo dello spettacolo. Organizziamo diversi corsi e laboratori che introducano i ragazzi a un lavoro stimolante, cercando di creare per loro nuove opportunità. Molti hanno trovato lavoro nel campo. Abbiamo già realizzato alcuni video e “Io sono il mio Tamagochi” è stato presentato anche al Giffoni film Festival. Vorrei sottolineare che tutte le musiche utilizzate nei video sono originali: scritte e interpretate dai ragazzi .”.

I colori di Viola

Titolo: I colori di Viola
Regia: Claudio Miotto
Sceneggiatura: Claudio Miotto
Età regista: 22
Interpreti: Anna Procati, Alberto Villa, Patrizia Baiocco, Luciano Cozzi
Genere: Drammatico
Formato: mini DV
Durata: 18min30sec
Anno: 2003

Sinossi: La storia di una ragazza e del suo rapporto conflittuale con il padre.

Appunti personali: “L’idea del corto nasce dalla riflessione su episodi di ogni giorno, su esperienze personali che tutti abbiamo avuto modo di conoscere. La protagonista, Viola, nel momento in cui si distacca dal padre perde i propri “colori”: l’interesse nel mondo che la circonda, la capacità di vederne la bellezza. Tutto ciò è rappresentato dalle soggettive della ragazza. Spetterà a lei il compito di trovare una via per recuperare quei colori, per riaffacciarsi alla vita.”

Titolo: Ci6 ca7 capp8
Regia: McMonicart
Sceneggiatura: McMonicart
Età regista: 25 e 26 anni
Interpreti: McMonicart
Genere: trash noir
Formato: mini DV
Durata: 6’
Anno: 2002

Sinossi: Meke Manlio e Rafelio si incontrano per una serata di cicchettini e risatine, ma uno di loro è un assassino e il pericolo si nasconde in uno dei bicchierini.

Appunti personali: “Storia meta-filmica in cui errori di gestione del set, improbabili orari di lavorazione e demenzialità progettuale portano i personaggi e gli autori stessi a non conoscere il finale del film e a subirne dunque tutte le conseguenze. Il collettivo McMonicart nasce a Caserta a metà degli anni novanta come piccola casa di produzione indipendente, fai-da-te. E’ composto da Manlio3, Meke, Rafelio e Lotamalota (spesso assente ingiustificato ma sempre in qualche modo partecipe) che sono autori, realizzatori e interpreti di tutti i propri film (portano a termine in medie due corti all’anno). A loro modo hanno creato un piccolo “Dogma” di idiozie: il gruppo si riunisce a cena e mette giù una sceneggiatura improvvisata. La realizzazione andrà tassativamente eseguita entro la notte stessa con la tecnica del “buona la prima” e del montaggio in diretta. “Ci6 ca7 capp8” ha già vinto il concorso dei circoli Arci campani, la categoria ‘Miglior idea comica’ all’Arzano Humor Ciak festival, ed è stato presentato tra gli otto migliori cortometraggi dei circoli d’essai (Arci-Ucca) a Ravenna.”

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