L’ultima spiaggia
Anche in televisione accadono fatti che sfuggono l’umana comprensione.
Alla partenza della prima edizione del Grande Fratello era abbastanza lecito aspettarsi un boom d’ascolti: era un format già testato con successo in altri paesi, aveva avuto un lancio pubblicitario terrificante e i sociologi erano pronti a scommettere sul voyeurismo degli spettatori italiani.
Allo stesso modo non era impossibile prevedere il fallimento in termini di audience di Survivor, il secondo reality show importato nel bel paese: ci si domandava come avrebbe fatto l’italiano medio (quello che va in vacanza solo nei villaggi turistici e ordina la pizza anche in un ristorante di Beirut) ad immedesimarsi in un gruppo di naufraghi abbandonati su di una spiaggia deserta.
In questo settembre 2003, dopo tre anni di reality show a ciclo continuo, proposti e riproposti praticamente su tutte le reti disponibili, io, Marco Valsecchi, laureando in Scienze e tecnologie della Comunicazione nonché critico televisivo per Hideout, avrei scommesso la mia proverbiale ultima camicia sul flop del nuovo programma targato Rai, “L’isola dei famosi”.
Ci avrei messo la mano sul fuoco perché non poteva rivelarsi una buona idea riproporre un format che ricalca lo sciagurato Survivor (narra una gustosa leggenda che alcuni dei naufraghi siano ancora sull’isola perché il pubblico si è dimenticato di dichiarare il vincitore).
Lo avrei messo anche per iscritto, perché si presentava come una dolente manovra di restyling di star in crisi di popolarità (non ditemi che la Ruta, Pappalardo e Carmen Russo sono fulgide stelle dello show business) e di lancio forzato di personaggi che stentano a decollare
( insomma, non per essere maleducato, ma la Chiappini va per la trentina… e poi alzi la mano chi conosceva la contessina De Blanck e la Torretta).
Sì, lo confesso, non nutrivo alcuna fiducia in una striscia quotidiana che propone mezz’ora di Fabio Testi e Walter Nudo intenti a sguazzare sulla battigia all’affannosa ricerca di granchi viola da bollire per cena.
Eppure anche in televisione accadono fatti che sfuggono l’umana comprensione.
Parlano i dati: straordinario riscontro di pubblico per “L’isola dei famosi”, 21% di share alla prima puntata, valanghe e slavine di voti su internet e [img4]previsioni rosee per il futuro del programma.
Erano anni che la seconda rete non poteva vantare un simile successo, la dirigenza Rai è in festa.
Io faccio outing della mia sconfitta: guardo e riguardo le scene più belle di questo nuovo cult televisivo, che ho prontamente videoregistrato…
… Maria Teresa Ruta al secondo giorno di esilio piange perchè le manca la figlia, Ringo abbandona l’isola perché ha un Alien impiantato nell’intestino crasso, Davide Silvestri si deprime perché Adriano Pappalardo lo trascura,Giada Drommi De Blanck parla in collegamento con la mamma…
No, non me ne capacito.
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A cura di Marco Valsecchi
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