Jim Jarmusch
“L’america? Un posto triste e bello”
Jim Jarmusch nasce il 22 Febbraio 1953 ad Akron, Ohio. Dopo la laurea in letteratura inglese s’scrive alla New York University per studiare cinema.
Jarmusch, autore a pieno titolo, oltre a dirigere, scrive ogni sua pellicola, portando avanti un’idea radicale di cinema assolutamente originale, personale e svincolata dalle major.
I personaggi che popolano le sue storie sono sempre ai margini della società, in qualche modo estraniati dal contesto che li circonda: forse incompresi, forse refrattari a venire a patti con il mondo, ci raccontano un’America inedita, agli antipodi di quella hollywoodiana.
L’esordio è nel 1982 con Permanent Vacation, film che segue il vagabondare di un uomo in una notte newyorkese. Stranger than paradise, del 1984, lo rivela al pubblico internazionale: è un road movie minimalista con al centro della vicenda due giocatori di poker. Seguono Daunbailò (con Benigni), storia di tre compagni di cella che riescono ad evadere, e Mistery Train, quattro episodi in una notte di Memphis: personaggi stralunati e Joe Strummer (leader dei Clash) tra i protagonisti.
Nel 1995 Jarmusch firma quello che è probabilmente fino ad ora il suo capolavoro, Dead Man, uno dei più bei film degli anni 90. Western “lisergico” in bianco e nero, summa del cinema del regista americano, in cui mette pienamente a frutto il suo talento visivo e la sua creatività narrativa.
Con Ghost Dog, del 1999, Jarmusch ci regala un altro film personalissimo e fuori da ogni schema, raccontandoci la storia di un killer al soldo della mafia che trova ispirazione nell’Hagakure, il trattato sull’etica dei samurai.
Nel 2003 ritorna con Coffee & cigarettes,, un collage di corti in B&N girati nel corso di 15 anni.
FILMOGRAFIA
• Peramanent vacation, 1982
• Stranger than paradise, 1984
• Daunbailò, 1986
• Mystery Train, 1989
• Taxisti di notte- Los Angeles New York Parigi Roma Helsinki, 1992
• Dead Man, 1995
• Ghost Dog, 1999
• Coffee & cigarettes, 2003
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