Mediterraneo al di là del tempo
La poesia:
Con gli occhi puntati su Turi e Teresa, la Quatriglio ci apre le porte al privato quotidiano della piccola comunità di Favignana. L’isola, conosciuta dalla massa come meta turistica balneare dell’arcipelago delle Egadi, ci viene presentata nella sua più propria e naturale dimensione umana di chi la vive tutto l’anno; quella dei pescatori, dei marinai, degli allevatori, dei vecchi e dei giovanissimi. Questo è il grande regalo che la Quatriglio porge al proprio pubblico, introducendolo in un presente eterno senza tempo, in una sorta di universo mitologico dell’oggi, realistico ma pieno di poesia, privo di retorica e moralismi ma carico di emozioni intense; soprattutto per chi, lontano da esso, può riconoscerne i tratti, riscoprendoli nella memoria della storia delle proprie origini mediterranee.
I dettagli:
Il nonno in fondo al mare protegge Teresa, e lei gli parla, con il particolare delle onde contro il pavimento del magazzino dei pescatori il film ha inizio. L’incipit racchiude tutto.Il contesto viene indagato e svelato dalla Quatriglio nei mille dettagli. Ella si cura del mare così come delle mura dei paesaggi, degli strumenti dei pescatori e dei loro rituali, dei ragazzi che giocano, sognano, si aiutano e si allontanano così come dei vecchi. Dall’esperienza passata di documentarista la giovane filmmaker mostra di aver bene imparato ad armonizzare paesaggi e i particolari, con nitidezza e immediatezza.
Critica:
L’attenzione è rivolta al concreto duro vissuto della comunità dell’isola. Il realismo contraddistingue questo girato, sia nei contenuti che nella forma. Privo di atmosfere bucoliche-pastorali, non v’è scena che rechi fastidio; il parto di una vacca, la mattanza dei “tonnaroti”, la vita semplice degli isolani. Tutto ciò rivela il sommo rispetto della giovane autrice nei confronti della realtà cui si è apprestata a rappresentare. Lo stesso atteggiamento trapela nella delineazione dei personaggi e dei loro reciproci rapporti.
Costanza Quatriglio:
Nata a Palermo nel 1973. Laureata in Giurisprudenza nel 1997, si è diplomata alla Scuola Nazionale di Cinema nel 1999. I suoi cortometraggi sono stati proiettati in numerosi festival, con “Anna!” ha partecipato inoltre a Cannes ed. 2000 nella sezione Universelle organizzata in partnership con la Kodak. Il suo primo documentario “ècosaimale?” ha ottenuto la Menzione Speciale della Giuria al Torino Film Festival.Della giovane documentarista sono: Rewind (cm, video, 1995); Lettera a Monsieur Cinema (cm, video, 1995); Rubinetti raccordi (cm, video, 1996); L’albero (cm, 1997); Anna! (cm, 1998); Il giorno che ho ucciso il mio amico soldato (cm, 1999); Una sera (cm, 2000); Ècosaimale? (2000).
A cura di
in sala ::