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cultura dell'immagine e della parola

Fotogramma

16
22 novembre, Zapruder immortala lo choc degli americani pre-Bin Laden. 12:30, rievocazione al secondo di Oliver Stone. Ogni due secondi scatta una fotografia, tale da renderlo un film da 198 inspirazioni.
15
Otello wellesiano, dominato da cieli e spade ad occhi ben aperti, furie nascoste, invidie represse, ma cancellate dal battito cardiaco di un montaggio infinito.
14
togli il flash. Sfondo lago. invicta. sole davanti. È fine maggio.
16 anni
13
Sergio Leone. Il brutto frantuma un finestrone di un saloon. Nel frattempo il cattivo mette mano alla sua rivoltella.
12
vedi il film e muori. Scattami una foto. Sono un mostro. Non posso vedere i miei occhi. decido di nasconderli dentro il televisore. The ring: consiglio la versione giapponese.
La differenza fra l’esplicito e il comprensibile, nonostante sia simbolico.
11
“essere o avere ?” Verità o veridicità?
10
fight club. You’re not you are not your fucking khakis…fotogramma nel fotogramma: io mi guardo da solo ma vedo qualche cosa di strano, una calma apparente, ma ai bambini viene voglia di piangere
9
sono io, o sono il prodotto della storia?
Sono il prodotto delle idee che mia madre mi ha donato?
Sono in una cella, loro vedranno che non potrei mai fare male ad una mosca. il Passaggio dello scheletro dei miei anni. Non me ne accorgo, abbraccio solamente quella mosca, simbolo del mio fotogramma di serenità con gli altri.
8
l’occhio.
7
Chow Yun Fat che vola sopra alberi babelici
6
“il presagio”: l’apertura della bara..10 anni di incubi. Nascondere i mezzi non serve sempre. La paura ha sempre modo di uscire, in qualche modo.
5-4-3-2-1

THE END
Pellicola rovinata, il rullo sta per concludere il percorso. Una voce fuori campo mi chiude gli occhi, pronto a ricontare nuove pecore. È un nuovo, lento incubo da scrivere.

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