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cultura dell'immagine e della parola

Una commedia futile per gente seria

Una commedia futile per gente seria

Ricco di gag basate su equivoci e scambi di ruolo, il film è molto più “spesso” di quanto si possa immaginare perché contiene un gran numero di piccole verità sul ruolo maschile – femminile che dimostrano di non essersi più di tanto evolute nonostante il passare degli anni. Anche se in modo un po’ stereotipato vengono abilmente indagati l’amicizia femminile, raggiunta solo dopo un inevitabile scontro, il conflitto maschile, comunque dissimulato dall’esterno, i rituali del corteggiamento.
Non mancano una sferzante e umoristica critica alla società upperclass inglese dell’epoca, che sebbene si distingua per agio e buone maniere ha le sue fondamenta nei bordelli, e una riconsiderazione polemica del voto di castità clericale: sono uomini pure loro, lasciamoli divertire!

Insomma chi più ne ha più ne metta, con una bella esposizione di vecchie automobili e primi Tattoo centre.
Se poi uno non si chiama Ernest una soluzione si trova sempre.

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