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cultura dell'immagine e della parola

La lanterna della memoria

Anche i film muoiono. O peggio, vengono dimenticati. Come se agonizzassero come belle donne stuprate. La pellicola (mezzo unico per trasmettere sogni, incubi e ossessioni) è terribilmente delicata. Come votata alla morte.
Proprio per questa natura terribilmente effimera dell’arte cinematigrafica il festival delle ‘Giornate del cinema muto’ acquista un significato ancora maggiore. Questo è infatti il ventunesimo anno di vita della manifestazione che valorizza l’inestimabile patrimonio delcinema muto. C’è un filo rosso di alcune iniziative che vengono sviluppate negli anni. Ricordiamo innanzitutto il progetto Griffith, autore per il quale la mostra ha sempre avuto grande interesse, volto al restauro ed alla valorizzazione della sterminata filmografia di uno dei padri del cinema
moderno. Attenzione fondamentale è poi volta alle aree geografiche più diverse: dall’India alla Cina, dall’Unione Sovietica alla Nuova Zelanda. Importanti poi i premi Jean Mytri dati a chi valorizza il patrimonio: tra costoro ci sono enti televisivi, studiosi e restauratori. Tra i maggiori vanti senza dubbio la proiezione della copia restaurata di quella
pellicola leggendaria che è ‘Napoleon’ di Abel Gance.
Forse la più importante manifestazione del mondo per ciò che riguarda il muto, nacque nell’82 con l’idea di farne una tantum. Le cose andarono di gran lunga meglio del previsto. Tra le ultime iniziative quella di pubblicare videocassette e dvd dei film passati nella rassegna, progetto ancora agli inizi e difficilmente attuabile ma ambizioso, importante ed intelligente.

Programma 2002

Quest’anno il festival è stato definitivamente spostato a Sacile, anche a causa della soppressione dello storico Cinema Teatro Verdi: maledetta burocrazia… Inoltre vi è stata l’inaspettata riduzione di alcune sovvenzioni. Ma come si suol dire ‘The show must go on’.
Svoltasi tra il 12 e il 19 ottobre ha presentato la solita stimolante quantità e varietà di temi.

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