Sogni incubi sesso e metallo
Cyberpunk, mutazioni, trasformazioni, “sono un mostro”, innesti, metallo su metallo, pelle sopra la mia pelle.
6520 discorsi e tuttavia mi sembra difficile spiegare il tormento, le visioni, l’incubo di Tetsuo, “l’uomo-macchina”. In realtà l’intreccio è molto semplice: un uomo si trasforma poco a poco in una sorta di oggetto metallico, prima sessualmente, diventando una trivella capace di sventrare la propria donna; poi completamente in un robot inumano.
Tubi di scappamento al posto dei piedi, innesti bucati sopra le braccia, anelli, bulloni e chiodi.
Tetsuo vive attraverso certi sogni: incubi sessuali, una donna che lo sodomizza con un lungo serpente fallico che emette vapore, ma si perde in incubi di morte come una macchina che continua a colpirlo con i suoi fanali puntati a tre millimetri dai nostri occhi.
Una vita raccontata con occhi sempre aperti, spalancati da un sesso morboso, eros/thanatos, da un sesso che ride, un sesso voyeur, un sesso che stride e fa contatto con il metallo.
I suoi timori collimano con chi non riesce a digerire continui innesti di visioni tra bulloni e chiodi che riempono il corpo di Testuo. Tutto ciò che l’occhio riesce a spiare, anche se con difficoltà, a volte, è impazzito, zoommato, tagliato, distrutto e ricomposto nuovamente. Sembra di vedere il tipico videoclip antipatico che ci rifilano ogni giorno su MTV. Eppure si rimane sconvolti, catturati in una sorta di giro ipnotico.
E’ necessario solo cogliere certe allusioni, discutere la propria individualità e scorgere tra i due secondi di corsa, tra i tre secondi di sesso appoggiati ad una albero, tra i quattro secondi di lotta robotica, qualche fotogramma, magari vitale, come gli occhi di lui, sempre più tesi e nascosti sotto abiti di ferro.
E allora tutto alla fine sembra e fa ridere, però si può rimanere tanto turbati, che per oggi eviterò di toccare qualsiasi oggetto metallico.
Prevenire è meglio che curare.
Il regista Tsukamoto è autore di fotografia, montaggio, scenografie, effetti speciali, e si improvvisa anche attore. È infatti l’altro pezzo di ferraglia nello scontro finale… Ha fatto anche un seguito, Tetsuo II, ma se lo stile rimane simile, l’intreccio pare molto più definito e simbolico.
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